La villa-castello di Sammezzano si trova a Leccio, frazione del Comune di Reggello, a circa 30 chilometri da Firenze. Si erge su una collina proprio sopra il paese ed è circondata da un grande parco di 187 ettari, di cui 50 “parco storico”.
Tenuta di caccia in epoca medicea, nel 1605 la proprietà venne acquistata dagli Ximenes D’Aragona. Fino alla metà dell’800 ebbe l’aspetto di una classica villa toscana.
Da quella data il marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, con un lavoro durato oltre 40 anni, diede al castello la veste attuale. Personaggio eclettico, dagli interessi più svariati, protagonista della vita culturale, sociale e politica della Firenze del tempo – fu anche Deputato del Regno – Ferdinando progettò e diresse personalmente i lavori che trasformarono la struttura in un castello in stile eclettico con prevalenza orientalista. Grazie alla grande disponibilità economica ed alla vasta cultura, affascinato dalla moda orientalistica diffusa in tutta Europa, Ferdinando realizzò un edificio unico, il più importante esempio di arte Orientalistica in Italia ed in Europa.
Nel castello sono richiamati capolavori architettonici di arte moresca come l’Alahambra di Granada ed il Taj Mahal in India. Nel piano monumentale si trovano sale bellissime con colori sorprendenti e giochi di luce. Inoltre, in ogni sala si trovano scritte e motti in latino, italiano e spagnolo che parlano di Ferdinando e del tempo in cui visse.
Intorno al castello Ferdinando realizzò uno dei parchi storici più vasti della Toscana, con oltre 100 specie arboree esotiche. Molte di queste sono scomparse, ma il parco resta ancora famoso per le numerose sequoie presenti (Sequoia Sempervirens e due esemplari di Sequoiadendron Gigantea) tra cui spicca la cosiddetta “Sequoia Gemella”, albero monumentale che con i suoi 53,96 metri è risultato essere il secondo albero più alto d’Italia.