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by savesammezzano

 

INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SUL CASTELLO DI SAMMEZZANO

A fine 2015, contestualmente alla nostra nascita, abbiamo scritto a tutti i Senatori che facevano parte della Commissione Cultura al Senato della Repubblica e a tutti i Deputati che facevano parte della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, per segnalargli l’intricata situazione di Sammezzano e sollecitare un loro intervento. Appurata l’importanza artistica del bene in questione e la necessità di intervenire, ne scaturirono numerose interrogazioni parlamentari contenenti le nostre istanze e rivolte agli allora Ministri dei Beni Culturali, dell’Economia e dell’Ambiente. 

 

 

La maggior parte di esse sono quindi state diretta conseguenza della nostra mobilitazione.

 


 
Sep 30, 2015 – seduta n.493
 

1° INTERROGAZIONE ALLA CAMERA

Interrogazione a risposta in commissione 5-06531

 presentata da

IANNUZZI CRISTIAN

 Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo

Leggi la Risposta del Governo (Pagine 65 e 66)

 
Sep 30, 2015 – seduta n.493
 

2° INTERROGAZIONE ALLA CAMERA

Interrogazione a risposta in commissione 5-06532

 presentata da

BECATTINI LORENZO

 Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Leggi la Risposta del Governo (Pagine 65 e 66)

 
Oct 06, 2015 – seduta n.496

 

3° INTERROGAZIONE ALLA CAMERA

Interrogazione a risposta scritta 4-10613

 presentata da

GAGNARLI CHIARA

 Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell’economia e delle finanze.

Leggi la risposta del governo

 
Mar 07, 2017 – seduta n.754

 

 

4° INTERROGAZIONE ALLA CAMERA

Interrogazione a risposta in commissione 5-10761

 presentata da

IANNUZZI CRISTIAN

 Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

 
Oct 07, 2015 – seduta n.519

 

1° INTERROGAZIONE AL SENATO

Interrogazione a risposta orale 3-02261

 presentata da

MICHELA MONTEVECCHI

Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo

 Cofirmatari: CAPPELLETTI, DONNO, PUGLIA, PAGLINI, MORONESE, SANTANGELO,TAVERNA, ENDRIZZI

 

 
Oct 07, 2015 – seduta n.519

 

2° INTERROGAZIONE AL SENATO

Interrogazione a risposta orale 3-02261

 presentata da

ALESSIA PETRAGLIA

Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo

Cofirmatari: DE PETRIS, BAROZZINO, CERVELLINI,DE CRISTOFARO, URAS

Leggi la risposta del governo

 
Oct 09, 2015 – seduta n.521

 

3° INTERROGAZIONE AL SENATO

Interrogazione a risposta scritta 4-04667

 presentata da

ANDREA MARCUCCI

Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo

Cofirmatario: CANTINI

 

Oct 21, 2015 – seduta n.528

 

4° INTERROGAZIONE AL SENATO

Interrogazione a risposta scritta 4-04726

 presentata da

ALESSANDRA BENCINI

Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo

Cofirmatari: ROMANI, ORELLANA, SIMEONI, MOLINARI

Leggi la risposta del governo

 

Giu. 26, 2017 – seduta n.849

 

5° INTERROGAZIONE AL SENATO

interrogazione a risposta orale 3/03846

presentata da

MICHELA MONTEVECCHI

Cofirmatari: Bottici, Cotti, Buccarella, Paglini, Cappelletti, Bertorotta, Burgarelli, Blundo, Gaetti, Santangelo, Donno

 

Si segnala inoltre di seguito l’Ordine del Giorno a firma delle senatrici Paglini e Bottici,  che è stato approvato in Senato nella seduta n. 536 del 05/11/2015:

PAGLINIBOTTICI

Approvato

Il Senato,

            in sede d’esame del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 settembre 2015, n. 146, recante misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione (AS 2110-A);

        premesso che:

            l’articolo 01 del decreto legge in esame reca l’enunciazione in base alla quale «la tutela, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale sono attività che rientrano tra i livelli essenziali delle prestazioni di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione», «in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione»;

        considerato che:

            la valorizzazione e ottimizzazione dei servizi attinenti ai luoghi della cultura è da ritenersi di basilare importanza per le positive ricadute socio/economiche per il nostro Paese e che dunque emerge l’improrogabile necessità di rilanciare la cultura e i luoghi della cultura su tutto il territorio nazionale,

        impegna il Governo a favorire la fruizione del patrimonio artistico e culturale della nazione attraverso un piano nazionale di investimenti, anche valutando la possibilità di prevedere, nei termini consentiti dal codice dei beni culturali e dalle risorse disponibili, tra gli altri, il rilancio, il restauro e la valorizzazione del Castello di Sammezzano, residenza storica voluta da Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, sita in località Leccio, nel Comune di Reggello.

 

 

Nelle sue risposte il  Ministero dei Beni Culturali ha in primo luogo sottolineato i 3 provvedimenti di tutela emessi in favore del Castello di Sammezzano e del suo parco tra il 1925 ed il 1972, segnale della consapevolezza da parte dello Stato dell’enorme interesse culturale del bene e della volontà di tutelarlo.

Ciò nonostante, ha affermato come l’allora congiuntura economica non appaia favorevole ad una spesa di considerevole entità da parte della Pubblica Amministrazione (la prima base d’asta del castello era fissata a 22 milioni di euro), e che essendo il Castello di proprietà privata non vi è alcun obbligo da parte del proprietario di concederne la pubblica fruibilità.

Nella risposta data alle interrogazioni delle Senatrici Bencini e Petraglia, il Ministero ha inoltre aggiunto che considera con attenzione e interesse la questione, nella prospettiva di una necessaria collaborazione con le istituzioni territoriali e i soggetti privati.

Il 5 novembre 2016 è stato approvato in Senato l’ordine del giorno a firma delle Senatrici Paglini e Bottici, col quale il Governo si impegna a valutare la possibilità di prevedere nei termini consentiti dal Codice dei Beni Culturali e dalle risorse disponibili, il rilancio, il restauro e la valorizzazione del Castello di Sammezzano.

 

Per dirla in parole povere, lo stato centrale ha “scaricato” il Castello di Sammezzano, usando come ragione la mancanza di risorse economiche da investire nel suo recupero. Essendosi dunque tirato indietro lo Stato, l’unica possibilità di salvezza per Sammezzano resta l’intervento di una realtà privata disposta a recuperarlo e renderlo fruibile.

Ciò detto, ovviamente siamo ancora in stretti rapporti con i Parlamentari che hanno portato le nostre istanze presso le istituzioni nazionali e, qualora ci fosse nuovamente bisogno del loro aiuto per sostenere (nel rispetto del loro incarico istituzionale e delle funzioni assegnategli dal Parlamento Italiano) un qualunque progetto di recupero che verrà intrapreso dalla futura proprietà, non mancheremo di rimetterci nuovamente a lavoro con loro.

 

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