Sammezzano
Sammezzano è una tenuta collinare privata di quasi 190 ettari che si trova a Leccio, nel comune di Reggello, in provincia di Firenze.
L’area di Sammezzano è caratterizzata da un ampio parco ricco di specie arboree provenienti da ogni parte del mondo. Ovviamente di essa fanno parte anche l’omonimo castello e annessi di vario genere.
Il Parco storico di Sammezzano
Nella sua interezza il parco è grande quasi 190 ettari ed è uno dei più grandi parchi privati della Toscana.
Il parco storico di Sammezzano, ovvero il quello che circonda il castello, è di circa 65 ettari.
Esso si è evoluto attorno alla vecchia “ragnaia”, composta da una fustaia di lecci.
Specialmente qui il marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona piantò oltre 130 piante rare ed esotiche.
Esse furono posizionate nel parco e lungo tutto il percorso che porta al castello, in modo tale che il visitatore fosse stupito e gradualmente introdotto e nell’atmosfera magica del sogno d’Oriente.
La più famosa di queste piante è senza dubbio la “sequoia gemella”, che è alta quasi 60 metri e ha una circonferenza di oltre 9 metri.
Essa fa parte dei “150 alberi di eccezionale valore ambientale o monumentale” d’Italia.
Il Castello di Sammezzano
Attrazione principale di Sammezzano è ovviamente l’omonimo castello.
Esso rappresenta il più importante esempio di architettura eclettica d’Italia.
Secondo alcuni studiosi, il più importante d’Europa.
Il suo ideatore, Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona, lo realizzò trasformando la struttura fortilizia preesistente sull’onda della corrente culturale definita “Orientalismo”.
Occorre sottolineare che l’orientalismo vide in Firenze uno dei principali centri di studio e di diffusione.
Gli annessi
Oltre alle rare specie arboree e al meraviglioso castello, in tutta l’area di Sammezzano sono sparsi elementi decorativi di vario genere, alcuni dei quali davvero interessanti.
Tre sono senza dubbio i più degni di nota: la Cascina di Caccia (detta anche “Casina Cinese”), la grotta artificiale di Venere e il ponte moresco.
La cascina di caccia è una struttura di oltre 200 mq, alta 2 piani e non troppo distante dal Castello.
Inizialmente adibita a residenza del custode, è stata realizzata secondo lo stile architettonico della Cina imperiale (proprio per questo è stata rinominata “Casina Cinese).
Questo la rende una struttura unica nel suo genere.
Purtroppo poco rimane della sua antica bellezza in quanto la noncuranza e le intemperie l’hanno trasformata in un rudere.
La grotta di Venere è una grotta artificiale con più entrate, ubicata sotto il viale principale che da Leccio porta al Castello di Sammezzano.
Al suo interno scorreva l’acqua ed era presente una statua di Venere dalle eleganti rifiniture.
Anch’essa, a causa delle intemperie, dei vandali e della noncuranza, ha perso tutta la sua bellezza originale e oggi è sigillata e quindi inaccessibile.
Anche il ponte moresco, così chiamato perché realizzato secondo lo stile artistico islamico sviluppatasi tra la fine dell’XI secolo e la fine del XV nell’area del Mediterraneo occidentale, purtroppo si trova in avanzato stato di degrado.